FRAMMENTI DI PAROLE

 

Dove la magia delle parole si manifesta in brevi racconti.

Racconta, ispira, lascia il segno con le tue parole.

Buona Scrittura!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

4 commenti

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    Marta Visconti

    Tra le pieghe del vento, sussurri danzavano nell’aria.
    Impercettibili, come petali di fiori portati via dalla brezza.
    Un lamento, un sospiro, un’esclamazione interrotta: storie intrecciate nel tessuto dell’esistenza.
    Ogni parola raccontava una storia, un’emozione, un desiderio.
    Persino nel silenzio, si sentiva il riverbero di quelle parole, come cocci di vetro sotto i piedi nudi.
    Ma nell’oscurità della notte, quei suoni si univano, formando un mosaico di significati, una sinfonia di pensieri.
    E nell’abisso dell’oblio, le parole trovavano finalmente la loro completezza.

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    Sofia Monti

    Il vecchio orologio

    Il ticchettio del vecchio orologio riempiva la stanza.
    Ogni secondo che passava era un eco dei momenti persi.
    Anna fissava le lancette, cercando di fermare il tempo con la forza del suo sguardo.
    Il nonno le aveva raccontato che quel ticchettio era la sua voce.
    Ora che lui non c’era più, il suono era tutto ciò che restava.
    Chiuse gli occhi, immaginando il suo sorriso.
    L’orologio rintoccò mezzogiorno, e lei capì che il tempo non si ferma mai, ma porta con sé ogni ricordo.
    Aprì gli occhi, sorridendo, pronta ad affrontare il prossimo rintocco.

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    Elena Farina

    La lettera mai spedita

    La lettera era lì, sepolta in un cassetto, mai spedita.
    Maria l’aveva scritta in una notte di pioggia, quando le parole sembravano più facili da dire su carta.
    Dichiarava tutto: il rimpianto, l’amore mai confessato, il dolore per quel “addio” senza spiegazioni.
    Rileggerla ora sembrava surreale. La vita aveva continuato, si era sposata, aveva figli.
    Ma quelle parole erano rimaste intrappolate nel passato, come un’eco lontana.
    Prese la lettera, uscì in giardino e la bruciò lentamente.
    Le ceneri volarono via con il vento, portando con sé una storia che non era mai stata raccontata.

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    Andrea Morelli

    Ombra sul muro

    C’era un’ombra sul muro che Alice non aveva mai visto prima.
    Sembrava muoversi, seguendola silenziosamente mentre attraversava la stanza.
    La sua mente le suggeriva che fosse solo un gioco di luce, ma il suo cuore batteva più forte.
    Fece un passo indietro, osservando attentamente.
    Poi si accorse che l’ombra era la sua, deformata dall’angolo di luce che entrava dalla finestra.
    Sorrise, rilassandosi.
    A volte, pensò, i mostri che vediamo sono solo parti di noi stessi che ancora non abbiamo capito del tutto.

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